La lotta biologica

[Racconto di Giovanna Gra]

 

L'aria è tersa, il bosco silente.
Il sole è quasi al tramonto ma, l'atmosfera è ancora tiepida ed invitante.
Obliqui raggi di luce filtrano fra le foglie mosse dal vento.
Un drappello di moschini, in tripudio, volano a tavoletta fra le fronde.
"Non vale! Non vale! Rino stai cabrando fra gli spifferi! Avevamo detto a velocità da zanza!" esclama uscendo dal gruppo un moscerino piccino, piccino, a tutta velocità.
"Taci, Moschino, e non romperci le antenne! Se vuoi volare fra le zanzare accomodati , a noi il vento non ci tange!" esclama qualcuno mentre il gruppo si allontana saettando a velocità sorprendente.
Piccole scene di vita quotidiana.
Poi, dall'alto, qualcosa si muove.
Un impercettibile battito d'ali e poi una nuvola di polvere finissima incomincia a cadere dal cielo.
E' una polvere gialla che sa di mimosa.
Perbacco! Adesso l'effluvio è violetto e odora di glicini e di lillà!.
Frank Coccino se ne sta spaparanzato su una foglia e si culla, ondeggiando pericolosamente.
I suoi capelli azzurrini si tingono di giallo dal sapore di mimosa, poi di un rosa pallido dall'odore di giacinto.
Coccino annusa l'aria e si passa una mano sulla testa, scocciato. Poi si guarda il palmo, zeppo di odori e colori.
"Ohi, allora l'hai trovata?" chiede, rivolto verso il nulla.
"Uff, uff..." si ode in tutta risposta e poi:
"Puoi aspettare almeno che mi posi?".
"Ma dico" continua Frank:
"Devi sempre annunciarti con questa tempesta di pollini, accidenti? Guarda come mi hai conciato: sembro un pappagallo più che una coccinella!".
"Ragazzi! Sono all'ottava tessitura, occhio per favore!" strilla il Bacca, allarmato, poco più su.
"Ohi, Bacca! Quando ti deciderai a mettere i piedi in terra prenderemo sul serio quel tuo piccolo punto!" risponde Coccino arruffato.
"Qui si fila seta, amico...altro che piccolo punto! Ergo: tela altrove, se ti girano le elitre!".
"Poff!" esclama infine l'uomo farfalla, adagiandosi elegantemente fra i petali di un fiore .
"E io, che ti risulti o meno, sono un componente della famiglia delle Vanesse. Che, ti piaccia o no, sono, al secolo, una fra le più nobili famiglie di farfalle esistenti in questo globo! E il mio compito è volare, posarmi di fiore in fiore e andare...andare...andare...".
"D'accordo, ma guarda la mia giubba! Pare la nuova griffe di una pazzia di stagione!".
"Talvolta voliamo solo per far poesia!" prosegue il vecchio Jo Farfalla.
"...E capita sovente che un letterato ci dedichi un'elegia!..." conclude ispirato.
"O che un lesto malintenzionato vi stampi contro un muro!" gli fa il verso Frank.
"Insolente! Talvolta ragioni come uno dei blattoidei!".
"E' che non se ne può più! Sei tutto pollini e palpitazioni da un po' di tempo!" .
"In caso non lo sapessi, mio caro, la primavera viaggia a grandi passi verso l'estate brrr..." l'uomo farfalla rabbrividisce di piacere.
"E non puoi capire che meraviglia tuffarsi fra tutti quei colori....".
"Mhhh...immagino..." lo sfotte Frank Coccino e prosegue:
"E per favore non sgrullarti vicino a me...non ho piacere a sembrare un prato di campagna appena fiorito. Ho ambizioni ben più serie, IO! " .
"Coccino! Le tue condizioni di spirito oggi versano in uno stato disastroso!" lo canzona di rimando l'amico.
"Sbuff! Già..." si lamenta la giovanissima coccinella. Poi domanda:
"Di un po': l'hai veduta dunque?".
"Chi?" chiede perplesso il variopinto vecchietto.
"Nemo! Chi se no? Non eri andato a cercarla?".
"Ah sì, certo, certo, è vero. Beh, Nemo è...sì, è all'albero di ciliegie!" rivela il vecchietto.
"All'albero di ciliegie? E cosa ci fa laggiù?".
"Secondo te?".
"Presso un albero di ciliegie si possono fare miriadi di cose: usarlo per dormire, per grattugiarsi le ali, per salire fino in cima e godere di lievi ed invitanti venticelli, per dare una controllatina generale, per cavalcare una ciliegia, per spiccare il volo...E poi dipende da che tipo sei: se sei un cervo volante o un sicofante, o magari una cetonia, o...".
"E se sei semplicemente Nemo? Tu cosa pensi possa fare una ghiottona di quella specie, provvista di cotante mani e di cotanto appetito?".
"Oh, mamma!" esclama Frank, finalmente illuminato.
"Ma le faranno male! Lo sai cosa si dice delle ciliegie: una tira l'altra e...".
"Oh, amico mio, quella fase è già tramontata! Ora sta facendo la pasta".
"La pasta? Una pasta di ciliegie?!" chiede il giovanotto allibito.
"Hai capito al volo, proprio così: una pasta di ciliegie. Ma potrai chiederglielo tu stesso, guarda là!" .
I due si voltano a guardare e scorgono Nemo che si avvicina allegra e saltellante.
"Ben trovati signori, è un piacere vedervi così sbracati a prendere la frescura!" dice la bambina divertita.

 

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Immagine di afidi pronti all'attacco (Per leggerne la descrizione proseguire nel link) Si vede una formazione di afidi disposta a cuneo, composta da quattro elementi: un avamposto, due al centro ed una retrovia. Sono rappresentati come omini di colore verde dal corpo coriaceo ed ovale, da cui fuoriescono gli arti inferiori e superiori. Calzano degli stivaletti verdi, le gambe sono divaricate con le ginocchia leggermente flesse e le braccia, piegate e appoggiate sui fianchi. Da dietro le spalle si vede una freccia dentro una faretra. In testa indossano un elmo. Sullo sfondo un cielo di colore rosso con numerose stelle. Particolare dell'afide in prima linea.Particolare dell'afide centro-attacco e della retrovia.
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"Ohi, Nemo, ma ti sei vista?" le domanda Frank.
"Vista? Dove? Come?".
"Quel tronco abbandonato ha un anfratto con un po' d'acqua...vatti a specchiare!".
"Non puoi dirmi tu cosa vedi, Frank?" chiede la piccola poco interessata.
"Sicuro!" continua lui.
"Sembra che tu abbia combattuto con una legione di more, co-co-con una fanteria di visciole impazzite presso una corte di ciliegie giganti! Sei tutta rossa e viola e... rivoltevolmente zuccherina!".
"Bravo! E' esattamente quello che ho fatto" ammette la fanciulla soddisfatta e, mostrando orgogliosa una noce aggiunge:
"Guardate qua!".
"Come hai fatto a trovare una noce presso un albero di ciliegie?" .
"Non ho mai detto di aver colto una noce da un albero di ciliegie" sospira Nemo candida.
"Eppure hai una noce fra le mani e eri all'albero di ciliegie. Ce lo ha riferito Jo. Jo in persona" osserva il Bacca da lassù meditabondo, guardando Jo Farfalla in cerca di conferme.
"Ma questa non è una noce qualsiasi!" esclama Nemo scandalizzata.
"Ah no?" domandano in coro i tre amici.
"E' una noce, una noce...una noce ripiena!".
"Ripiena di cosa?" chiede Frank .
"Di pasta di ciliegie!" annuncia la bimba soddisfatta.
"Fa' vedere!".
Nemo, molto eccitata, solleva il coperchio della noce e mostra una sostanza dolce e appiccicaticcia:
"Ho intenzione di invitarvi a cena questa sera! Ci venite?".
Frank risponde per primo:
"Ma nemmeno se...".
L'uomo farfalla gli dà una poderosa gomitata nello stomaco e gli sussurra:
"Ehi, ragazzo, non vorrai mica deludere la ragazza?! E' il primo invito che ci fa, sii un po' più comprensivo!".
"Ma non mi va di cenare a pasta di ciliegie stasera!" bisbiglia Frank al vecchio Jo.
"Quest'oggi proprio non ti riconosco. Sei insopportabile e poco comprensivo!" sentenzia l'amico molto seccato.
"Non può andarci il Bacca, per una volta?" propone Frank.
"Ma figurati! Cos'ha detto prima? Che è all'ottava tessitura? Ce lo vedi un baco da seta che tesse con le zampe appiccicose di pasta di ciliegia?".
"Uffaaaa..." borbotta la coccinella, poi, schiarendosi la voce annuncia tirato:
"E sta bene! Saremo felici di partecipare al tuo party! Pasta di ciliegie...ehm, dicevi...sono...sono curioso di conoscere il resto del menu...." e guarda gli altri con l'aria di chi ha la matematica certezza di sbugiardare un orrore culinario.
"Beh, ho pestato molte ciliegie" racconta Nemo un po' intimidita .
"E poi le ho messe a mollo con un po' di rugiada con del polline e un po' di odori di rosa".
Jo farfalla guarda il Coccino come a dire: 'Lo vedi che è un'ottima pasta!'.
La bambina prosegue:
"...Quindi ho amalgamato il tutto con un bella pallina di resina...".
"Resina?!" insorgono in coro i tre, allucinati.
"Beh si, volevo dare un po' di effetto gomma...mi piace quando le cose si attaccano ai denti e bisogna masticarle a lungo".
Un risolino inconsulto proviene dall'alto, Frank guarda verso il Bacca e sussurra.
"Ridi, ridi...ma prima o poi ti tirerò giù da quel grumo filante!".
Le risatine del Bacca gorgogliano sempre più rumorose e il baco quasi, quasi, si strozza.
"Beh allora...ecco qua: sedetevi" dice Nemo ansiosa, appena i suoi invitati si sono accomodati.
"Queste telette di papavero sono...sono per voi...così non vi sporcate!".
Frank Coccino e Jo Farfalla annuiscono silenziosamente e indossano pomposamente i due strani bavaglini.
Quindi, fornita di coppette di mughetto in boccio, Nemo serve con orgoglio la sua meravigliosa pasta di ciliegia.
"L'aspetto è davvero invitante" osserva l'uomo farfalla guardando con intenzione Frank, che fissa con orrore il suo piatto.
"Mhh...già...invitante" aggiunge con un fil di voce Coccino, molto poco convinto.
"Beh, allora...cosa aspettate?" domanda la piccola.
"Cosa aspettiamo?" chiede Jo a Frank, invitandolo a cominciare.
"Già cosa aspettiamo?" sorride il ragazzo imbarazzato.
I due incominciano a mangiare.
"Sapete ci tenevo molto a cucinare per voi, così, se poi diventate vecchi, vi posso accudire per bene" osserva Nemo aggiustandosi le pieghe della sua marsina pezzata.
Proprio in quel momento, Frank, con le guance piene di pasta di ciliegia, strabuzza gli occhi diventa tutto rosso, caldo ed esclama:
"Puahhh ! Ma questa è la cosa più schifosa che abbia mai assaggiato in vita mia!".
"Puahhh!" aggiunge Jo farfalla sputando il suo boccone.

 

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Immagine di quattro coccinelle in fila (Per leggerne la descrizione proseguire nel link) Si vedono quattro coccinelle nella stessa posizione di marcia, con la gamba destra alzata. Indossano un casco rosso e sono armate da un arbusto che tengono sul lato destro. Il corpo ha le sembianze da coccinella, con classica livrea rossa da cui fuoriescono gli arti. Figura intera di una coccinella.Primo piano del volto di una coccinella.
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Un istante di silenzio e poi:
"Non vi è piaciuto?" domanda Nemo avvilitissima.
"Ehi dico..." biascica il vecchio Jo.
"Toglimi una curiosità: ma tu lo hai assaggiato?".
"Naturalmente" .
"Naturalmente? E...lo hai inghiottito?" prosegue lui molto, molto preoccupato.
"Ma si e l'ho anche digerito!" conclude la piccola.
"Oh, che diavolo di specie sarai, ragazza mia? Questa è roba da stordire un bufalo!".
"Io metterei sull'avviso anche un tirannosauro..." aggiunge fra i denti Coccino acido, mentre si passa il filo interdentale con un pezzo di ragnatela.
"Non è vero, sniff, sniff" comincia a piagnucolare Nemo .
"Non è vero che la mia pasta non potrebbe mangiarla nemmeno un tirannosauro, sniff...sniff!" .
"Puoi giurarci!" conferma Frank sempre più schifato, alle prese con il filo di ragno appiccicato fra i denti.
"...E ho anche il nome della tua ricetta: 'L'ultimo pasto per l'estinzione'".
Jo Farfalla, sottovoce, sussurra:
"Ehi Frank, vacci piano! La pupa voleva solo farci un piacere!".
"Piacere dici? Beh, se riesco a non impiccarmi con questo filo di tela di ragno, prima che scenda la sera la ringrazierò! Per ora non sono dell'umore giusto" chiude il ragazzetto indignato.
Nemo, profondamente dispiaciuta, ora singhiozza rumorosamente.
Frank, impietosito, le si avvicina:
"Senti, ragazza mia...a volte il vero colpo di genio sta nel dirsi che si è degli incapaci, davvero.
Credimi: non hai nessunissimo talento per la cottura!".
"Suvvia, non la metterei proprio così...forse qualche ingrediente, magari le ciliegie, si sarebbero salvate..." la rincuora Jo Farfalla.
"Naaaa, non continuare a mentirle, niente di tutto ciò. Questa cena è un'autentica schifezza e schifezza resta!".
"Sei antipatico Frank Coccino!" si dispera Nemo.
"Antipatico e odioso! Sniff...sniff...".
"Può darsi " commenta lui sbrigativo, avvoltolando il filo di ragno come un marinaio attorno al braccio:
"Può darsi. Ma ti dico la verità e dovresti tenermi buono almeno per questo!".
"Frank, cerca di mitigare un po' i modi..." lo implora Jo Farfalla.
"Oh noia, noia anche tu Jo! Sei sempre lì a fare la chioccia a dirle brava, bella , magnifica! Beh, sappi ragazza mia che sei brava, bella e magnifica ma devi stare lontana dalle ciliegie, dalle paste e dalle cotture!".
Dall'alto il Bacca, in pena per la piccola, sentenzia:
"Frank, mi sembra che tu stia davvero esagerando!" .
Jo farfalla accarezza dispiaciuto la testa di Nemo, sempre in lacrime.
"Ohi, tu scendi se vuoi parlare con me! Sapete che vi dico? Che siete due galline, ecco cosa siete. Questa ragazza non può vivere eternamente nella bambagia! Con tutti i predatori che ci tormentano e che ci attaccano, con tutte le difficoltà della vita e... e se ci succedesse qualcosa? Ci avete mai pensato?".
"Perché pensi a queste cose, adesso?" domanda il Bacca .
"Non è che le penso adesso, le penso e basta! Penso che non fate altro che dirle: 'si tesoro, brava tesoro, certo tesoro' ...così non riuscirà mai a cavarsela!".
"Sei un essere odioso, Coccino!" esclama Nemo fuggendo via.
Nella radura il silenzio è denso e pesante.
"Accidenti...bisognerà inseguirla adesso" bisbiglia il vecchio Jo apprensivo.
"Non ti muovere, la ragazza ha bisogno di capire. Fidati".
Ciò detto, Frank si mette a lucidare nervosamente i pomelli del suo guscio che, poco dopo, brillano nell'ombra.
Intanto, la piccola Nemo molto più lontana, in singhiozzi, si dispera fra le radici del suo ciliegio.
Il tempo scorre, le lacrime scivolano, il sole si inabissa impigliandosi fra i rami.
Passa di lì, presso l'albero di ciliegie, una formica.
"Oilà ragnetto, come butta?".
"Sniff...sniff...dice a me?".
"E a chi se no, vedi altri?" .
"No in effetti..." osserva la piccola stupita e poi aggiunge.
"...Ma io non sono un ragnetto!".
"Ma certo che lo sei!".
"Non è vero io, io, io...sono Nemo!" .
"Ma va là, sei precisa identica ad un tipo che conosco. Io sono Enrica, piacere di conoscerti" dice tendendo sportivamente una zampetta.
"Ne.Nemo...piacere...davvero quel tipo che conosce ha...".
"Quattro lunghe zampe, come te".
"Ah. E ancheee...".
"...La passione per gli alberi di ciliegio, come te".
"E come si chiama?".
"Ora non me lo ricordo...mi verrà in mente" sorride Enrica e continua:

 

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Immagine del combattimento tra afidi e coccinelle (Per leggerne la descrizione proseguire nel link). Si vedono, in figura intera sulle foglie, una coccinella che lotta contro un afide (di spalle). Entrambi impugnano una spiga. In lontananza una formica. Attorno, alcuni arbusti completano il quadro. Particolare della coccinella.Particolare della formica.
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"E dì un po', si campa bene in questo bosco?".
"Oh, si, si, si! E' un bosco meraviglioso!".
"Mhhh...vedo, vedo...questo è il tuo albero?".
"Si...cioè no, è a disposizione di tutti. Se vuoi salire...".
"Sai se ci sono rose qui vicino?".
"Rose?" .
"Si, rose. Rose, quei fiori con i petali, dal profumo lieve, lieve...hai presente?".
"Oh certo, è pieno. Ma Frank dice che non bisogna svelare i siti segreti delle rose".
"Mhhh circospetto questo Frank...chi sarebbe?".
"Un mio amico".
"Capisco. E' persona degna?".
"Ma certo che lo è!" replica Nemo convinta.
"No, scusa, ma a volte le persone hanno segreti perché non vogliono condividere le cose belle con gli altri...tu capisci, è un po' meschino!".
"Si, infatti lo è, ma non è il caso di Frank".
"Sicché le rose di cui mi parli non sono poi così belle...".
"Oh no, sono magnifiche!" la rassicura Nemo in un sospiro estasiato, attorcigliandosi i capelli intorno a un dito.
"Allora è come dico io" sentenzia la formica scettica:
"Frank non vuole che tutto il mondo se ne bei, altrimenti ne rivelerebbe i siti" e fa un giretto nervoso attorno ad una mollica di polline.
"Ma no, no sono sicura che non è il mio amico Frank quello di cui stiamo parlando" protesta Nemo risentita dondolandosi dal suo albero.
"E sta bene, vediamo: tu le hai mai viste le sue splendide rose?".
"Si, una volta. E posso giurare che sono magnifiche!".
"Molto interessante..." osserva la formica schioccando la lingua.
"...Però le hai viste una volta sola e questo conferma la mia teoria".
"Quale teoria?" chiede la bambina, sprovveduta.
"Quella per cui Frank ti è amico, ma come e quando gli pare a lui! Altrimenti avresti libero accesso alle sue rose. E' un classico: quando gli vai bene ti fa vedere le rose, quando non gli vai bene ti critica e si fa i fatti suoi. Vecchia storia, che, fra l'altro, lascia presumere che gli sei andata bene una volta sola nel corso della vostra amicizia!".
"Troppo poco?" azzarda Nemo dispiaciuta e un po' rapita dalla parlantina di Enrica.
"Poco, anzi, pochissimo. Non mi stupirebbe se pensasse di te che sei un po'...".
"Un po'?".
"Un po'....ma no, lascia perdere, non ho voglia di parlare male del tuo amico" .
La formica osserva Nemo che, abbracciata ad un ramo del ciliegio, tormenta una manica della sua marsina pezzata. Poi riprende:
"Però, certo, fartele vedere una volta sola...che tirchieria! Bah, certa gente non la capisco proprio!...".
"Neanche io lo capisco!" sbotta Nemo all'improvviso.
"Avevo fatto quella pasta di ciliegie con la massima cura, ecco!".
"Quella che? " domanda Enrica incuriosita.
"Una pasta di ciliegie. Perché? Anche a te fa schifo l'idea?" domanda Nemo aggressiva.
"Accidenti no!" esclama la tipa:
"E' una vita che spero di assaggiare la pasta di ciliegie!".
"Spiacente" si rammarica Nemo:
"Ma l'ho lasciata al campo e, a quest'ora, Frank l'avrà buttata!".
"Che spreco ragazza, che spreco! Beh, non mi resta che chiederti, anzi implorarti, di invitarmi a cena la prossima volta. Adoro intingere le spighe nella pasta di ciliegio!".
"Affare fatto, contaci!" promette la ragazzina entusiasta.
"Beh, ora devi proprio scusarmi, è stato un vero piacere incontrarti, ma ero venuta a cercare un posto dove fare una bella gita con delle amiche e...visto che le rose di questo bosco sono appannaggio esclusivo del tuo amico Frank, porterò le miei antenne altrove, Bye, bye!".
"Ciao" risponde Nemo un po' avvilita.
Poi dopo un istante ci ripensa:
"Enrica! Enrica!".
"Ohi Nemo, cosa c'è?" domanda la formica sbucando improvvisamente da un cespuglio.
"So dove sono quelle rose e penso che tu e le tue amiche abbiate diritto quanto me di apprezzarne la bellezza!".
"Schhhhhht, parla piano, piano!" aggiunge Enrica sottovoce.
"Piano? Perché?" domanda Nemo e aggiunge:
"Frank non se la prenderà, credimi. Sotto, sotto è un vero buontempone! Comunque ascolta: le rose si trovano esattamente...pssst...pssst...psst".
Qualche giorno dopo, Nemo torna alla radura dei suoi amici.
"Nemo! Oh, Nemo, era ora che tornassi fra noi!" esclama Jo Farfalla svolazzandole incontro.
"Il bosco apprezza le persone che sanno tornare sui propri passi bambina, vedrai!" strilla dall'alto il Bacca avvolto nei suoi fili.
"Si, credo che abbiate ragione!".
"Ah, bene, mi fa piacere vederti così ottimista!" aggiunge Jo.
"Sì, sono ottimista e penso che questo mondo sia bello perché è vario. E poi ho scoperto che esiste qualcuno che apprezzerà la mia pasta di ciliegie!" assicura Nemo trionfante.

 

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Immagine di Nemo (Per leggerne la descrizione proseguire nel link) Si vede Nemo in primo piano con i capelli blu mossi dal vento e un'espressione nel volto entusiasta. Sta mangiando la sua marmellata che tiene nella mano sinistra e, sempre di marmellata sono sporche anche le dita della mano destra. Sullo sfondo il disco della luna e il cielo stellato; del fogliame attorno. Particolare della marmellata di ciliegie.Particolare di Nemo.
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"Oh, ne sono certo piccola mia...".
"E non sarà un dinosauro!" sottolinea la piccola, piccata.
"Non sarà un dinosauro, no" conferma conciliante Jo.
"Forse un ragno dai capelli blu!" aggiunge lei .
"U-u-un ragno dai capelli blu, tesoro?" domanda il vecchietto perplesso.
"Forse!" decreta sicura la ragazzina mentre, fischiettando, si mette a spazzare la radura con delle umide frasche.
"Accidenti, che disordine c'è qui!".
L'uomo farfalla alza gli occhi verso il Bacca, che risolve ogni inquietudine con una scrollatina di spalle e commenta, sottovoce:
"Forse abbiamo ignorato delle tracce che inducano a pensare che la ragazza sia aracno-parente?".
"Ma no!" osserva Jo e aggiunge sicuro:
"Sono ancora in grado di riconoscere un ragno da una...da una...".
"Da una? Da una cosa, amico mio?" chiede il Bacca divertito .
"Oh accidenti non lo so! Se sapessi di che genere di infante si tratta, questa strana bambina avrebbe una tana, un nome e un predatore che ci chiarirebbero molte cose! Ma, accidenti, i fatti non stanno così!".
"Beh, allora la vicenda di un ragno con i capelli azzurri che si piazza nella nostra radura ad umettarsi le zampette con la pasta di ciliegia, non mi sorride affatto" commenta il baco poco divertito.
"Non possiamo impedirle di frequentare chi crede. Tutt'al più possiamo vegliare. Solo vegliare".
"Ho capito, d'accordo, però..." ma le parole del Bacca vengono interrotte da un grido terrificante.
"Co-cosa è stato?" sussurra Jo Farfalla con un filo di voce tremolante.
"Non conosciamo il nome, non conosciamo la tana, forse però, stiamo per conoscere il suo predatore! Mai sentito urlo più orribile" constata il Bacca inquieto dall'alto del suo bozzolo.
"Davvero terrificante!" ammette il vecchietto .
"E, credimi, in tutta la mia vita non ho mai udito niente del genere!".
"A-accidenti Jo...non mi mettere l'ansia..." balbetta il Bacca.
"Eppure, se ci pensi, con un urlo così, questa potrebbe essere la nostra ultima primavera!".
Le amare considerazioni di Jo vengono interrotte da Frank Coccino che arriva di gran carriera:
"Orribile, orribile!" grida la coccinella allarmata.
"Nevvero Frank?" conviene l'uomo farfalla ancora tremebondo.
"Ma cosa è stato?".
"Non lo so, non lo so accidenti ma è ovvio che le cose cambieranno! Siamo in guerra amici, in guerra !Gi-u-erre-erre-a!".
"Addirittura Frank?".
"Ma è ovvio!" sentenzia il ragazzo mentre da un tronco cavo estrae un elmetto, vari gingilli e attrezzi bellici.
Nemo e il Bacca si guardano stupiti.
"Tienimi questo per cortesia, che devo armare le spighe".
"Sei sicuro Frank? Magari così come è venuto se ne andrà e...".
"Accidenti Jo! Non dire stupidaggini, non è mai successo in tutta la storia delle specie!" .
"Ma il mio istinto non mi dice che quell'urlo è in avvicinamento...".
Frank sta indossando l'elmetto e frettolosamente infila una zampetta dentro ad un nocciolo intagliato a guisa di scarponcino.
"Il tuo istinto non ha mai funzionato Jo, in momenti come questi è giusto che tu sappia la verità. Mai una volta che ci avessi preso, amico mio e dubito che quest'oggi tu faccia eccezione!" conclude la coccinella passando un dito sulla punta affilata di una spiga.
"Ma allora da chi proveniva quel ruggito? Questo almeno ce lo puoi dire! Avremo o no il diritto di sapere a cosa stiamo andando incontro!" osserva Jo Farfalla.
"Ma di che parli? Quale ruggito?" domanda Frank, spiazzato.
"Senti ragazzino, poche storie!" si spazientisce il vecchietto.
"...So riconoscere l'urlo di un predatore e ancor di più di un BIG predator!.
Ho mille ali di differenza da te e montagne di polline scalate prima che tu nascessi! .
Quel predatore va identificato prima di dichiarare guerra!.
Occhei, tu sei il generale Frank, non si discute, ma io sono colui che si muove fra le polveri, che stordisce con gli aromi, che muta colori ed insegne, sono io dunque che devo andare in avanscoperta e reperire i dati. Chiaro?.
Perciò: chi si nasconde dietro quella berciata?.
Quanti veleni fra le sue antenne?.
Viaggia con truppe polifaghe?.
Colpisce fra cielo e erba o solo terra?.
Di quante ali dispongono i reparti?.
E infine: quell'urlo, caro Frank, ha qualcosa di atroce e non vorrei che questa fosse la nostra ultima primavera!".
"Aridagli!" esclama Bacca dall'alto.
Ma Frank si è fermato: è perplesso.
"Di quale urlo parli Jo?" domanda all'amico.
"Accidenti Frank, ti sei bevuto il cervello?.
Per quale ragione saresti vestito da coccinella speciale se non per quello stridente, orribile, lacerante grido di battaglia che ha paralizzato il bosco pochi istanti fa?".

 

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Immagine di Nemo e dell'uomo coccinella (Per leggerne la descrizione proseguire nel link). Coccino, in mezzo busto, è sul lato destro dell'immagine e guarda Nemo che si trova al centro. La coccinella indossa l'elmo ed è armata. Nemo, con i suoi capelli blu, ha un'espressione contrita nel volto. Sullo sfondo, al centro della scena il grande disco del sole. Ai lati alcune foglie ed una ciliegia di dimensioni giganti. Particolare del volto di Nemo.Particolare del volto di Coccino, con delle ciliegie.
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"Lo rammenti?" domanda Frank incredulo.
"Ma certo, vuoi scherzare? .
Non si può dimenticare un avviso di caccia come quello!".
"Faceva così per caso?" domanda Coccino lanciandosi in un urlo disperato.
"Alle armi! Alle armi!" saltella Jo Farfalla agitandosi impazzito, mentre Frank si precipita a calmarlo.
"Jo, Jo, Jo, fermati! Non c'è nessun orribile predator nei paraggi!".
ma il vecchio Jo è allucinato e continua:
"Non mi piace Frank, non mi piace, tu parli come uno preda di amnesie compulsive! Ti hanno dato sostanze tossiche velenose forse? Come sarebbe che non c'è nessun orribile predatore nei paraggi?! Perché dici ciò?".
"Perché ero ioooooo! Jo, ero io ad urlare!".
"Tu Frank? " domanda Jo barcollando stordito e senza voce.
"Si Jo, sono stato io" lo tranquillizza il ragazzo.
"E perché, di grazia?".
"Perché un esercito di Afidi, spaventoso e compatto, ha attaccato stamane i reparti delle rose selvatiche...è una cosa orribile capisci? Ergo ho urlato!...E'grave...grave come saccheggiare il tesoro della corona!".
"Ohhh" esclamano in coro Jo, Bacca e Nemo.
Dopo un istante di silenzio attonito Nemo strilla al Bacca .
"Mi puoi buttare giù l'anello?" .
In un attimo il baco fa calare il prezioso anello di Salomone appeso ad un filo.
Con grazia, la piccola scioglie i nodi ed infila al dito l'antica gioia.
"Quanti sono esattamente gli invasori?" domanda Jo pallido.
"Cinque truppe cammellate di Grigi da nord" risponde Frank serio.
"Grigi?" domanda sottovoce Nemo al baco che, prontamente la informa.
"I Grigi sono gli afidi delle mele" poi Coccino prosegue:
"E cinque truppe di fanteria di Verdi da sud".
Nemo guarda il baco interrogativa.
"Sono Afidi delle fave, un orribile punto di verde!" precisa il Bacca sfilando dal suo bozzolo un serico, sinuoso e brillante filo verde smeraldo".
"Ci sono anche i neri, general Coccino?".
"Anche i neri. Purtroppo".
"I neri?"sussurra Nemo al baco.
"Sono gli afidi dei carciofi" risponde sbrigativo e aggiunge pensieroso:
"Non c'è che dire, un attacco in grande stile".
Coccino è preoccupato e teso.
"Accidenti come possono aver raggiunto i siti delle rose selvatiche. Come?...".
Il vecchio Jo Farfalla lo guarda con apprensione.
"Sono anni che temo questo momento, non riesco a capacitarmi che sia arrivato cosi presto!".
"Cosa sono gli Afidi?" chiede Nemo preoccupata.
"Parassiti, piccola. Parassiti, anzi, Emitteri per essere più precisi, che contano circa duemilatrecento specie".
"Mamma mia!" esclama Nemo colpitissima, mentre il Frank prosegue serio.
"Appartengono alla famiglia dei Rincoti. E' gente priva di scrupoli, che vive sulle spalle degli altri, e quando ti hanno succhiato tutto se ne vanno in cerca di nuove fonti da prosciugare." Frank fa una pausa e sputa per terra, il Bacca ne approfitta per continuare il racconto.
"Ma se dopo che ti hanno prosciugata vedono che hai reperito altre risorse, tornano e ti rapinano nuovamente con le loro truppe d'assalto. Sono avventurieri senza patria né scrupoli...".
"Brrr!" rabbrividisce Nemo, poi domanda:
"Come ci difenderemo?".
"E' la mia gente che se la deve vedere con questa marmaglia di delinquenti, siamo noi i predatori degli afidi!".
"Tu sei un predatore Frank?" chiede Nemo con candore.
"Beh, si, sono il loro antagonista, quindi..." poi si fa ancora più pensieroso e sussurra a mezza voce:
"Però è strano...credevo di aver nascosto quei siti di rose talmente bene accidenti!".
"Non possono averci spiato qui nel bosco?" chiede Nemo ingenua.
"Oh, in teoria possono aver fatto di tutto, bambina mia" sospira il Bacca dall'alto.
Intanto Coccino ha terminato la sua vestizione ed annuncia:
"Sono pronto!".
Da lontano una formazione di cinque coccinelle in volo a 'V' punta verso la radura.
"Coch gialli a rapporto, signore".
"Fatevi riconoscere: a quanti punti?" domanda Coccino con piglio da generale.
"Dieci, signore".
"Cosa sono i punti?" domanda la bambina, sottovoce, all'uomo farfalla.
"Sono i punti che quelle coccinelle hanno sul guscio. Vedi, sono gialle e non rosse come Frank e hanno molti più punti di lui".
"E i punti a che servono?".
"Meno punti hai e più sei importante nell'esercito di Frank".
"Quali nuove soldato, parla".
"I reparti aerei del nemico hanno attaccato il quadrante Nord-Ovest, signore. Abbiamo perso centinaia di petali e gran parte dei boccioli sono a rischio!".
"Dannazione! Come mai non riuscite a respingerli, soldato?" chiede Frank rabbioso.

 

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Immagine di Nemo che raccoglie le ciliegie (Per leggerne la descrizione proseguire nel link) Con un cestino di vimini la bambina spicca le ciliegie dagli alberi i cui frutti e fogliame sono tutto attorno. Sullo sfondo un cielo stellato notturno. Particolare delle ciliegie non ancora colte.Particolare di Nemo che stringe a sé il cesto di vimini con le ciliegie raccolte.
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"Formiche, signore. Centinaia e centinaia di formiche circondano la zona dell'attacco, è molto rischioso penetrare nell'area nemica".
"Accidenti hanno anche le truppe mercenarie! Questa proprio non ci voleva".
"E' molto grave Frank?" domanda il Bacca dall'alto.
"Hanno radunato un esercito di mercenari cui sarà molto difficile fare fronte. Sono troppi, troppi!".
"Cosa sono i mercenari?" domanda Nemo stupita.
"Gente che mette le proprie armi a servizio di altri in cambio di qualcosa" spiega Coccino.
"Beh, io non vorrei essere pagata per andare in guerra. Mi farebbe orrore comunque la guerra!".
"Magari un punto debole ce l'hai anche tu" le fa notare Jo Farfalla sottovoce.
"Nemmeno per sogno!" gli risponde Nemo convinta.
"Neppure una...ciliegia? Ti ho visto fare autentiche pazzie per le ciliegie, nevvero?" .
"Va beh, ma che c'entra? I mercenari mica andranno in guerra per le ciliegie!".
"No, ma per qualcosa di molto, molto simile".
"Cioè?" chiede la piccola.
"Si chiama melata zuccherina. E' una sostanza che producono solo gli afidi.
Le formiche ne sono pazze, drogate, oserei dire.
E' la merce che determinerà le sorti di questa guerra se un miracolo del cielo non ci aiuta!" Spiega affranto Frank Coccino, mentre gli echi dei combattimenti si odono sempre più vicini.
"No, le formiche non resistono a quella sostanza e si faranno uccidere pur di averla!" conclude il ragazzo sbattendo il pugno sulla foglia.
"Fo-fo-formiche...hai detto?" balbetta Nemo piena di paura.
"Certo, sono loro le truppe mercenarie".
"Oh Frank, tu, tu...devi perdonarmi! E' tutta colpa mia se i siti delle rose sono stati attaccati!" si dispera Nemo in lacrime.
"Tua?!" domandano in coro i tre insetti, increduli.
Per tutta risposta Nemo si dispone a raccontare ai suoi amici l'incontro con l'affabile formica Enrica.
Quindi, a racconto concluso, scoppia in un pianto dirotto, pieno di scuse e sensi di colpa per Frank.
"Io sono sicuramente di una specie stupida, stupida!" urla piangendo la bambina.
"Ma no, non dire così..." La conforta il vecchio Jo Farfalla.
"Si invece: metto in pericolo le vostre vite, le cose a cui tenete di più e vi cucino dei cibi orribili e schifosi!".
"Anche molto appiccicosi, se è per questo" aggiunge Frank fra i denti.
"Ma forse mi è venuta un'idea! Nemo, ricordi ancora la ricetta della tua pasta di ciliegie?" .
"Sniiif...snif...certo!" .
"Bene! Allora, andiamo a cucinare! E tieni stretto l'anello di Salomone perché dovrai fare una visitina al nemico".
Qualche giorno dopo, le formazioni a 'V' di coccinelle gialle, giunte a migliaia presso la radura, si mettono in fila per fare il pieno di noci farcite di pasta di ciliegia.
Quindi, si allontanano velocemente verso il fronte.
Una formica, con un curioso anello al dito, si aggira fra le trincee dei mercenari agguerriti.
"Ehi tu !" esclama la formica con l'anello al dito e con voce un po' infantile ad un soldato semplice del formicaio.
"Comandi!".
"Abbiamo ricevuto in consegna i primi pacchi della melata zuccherina che ci spetta, andate a prenderli!".
"Agli ordini!" replica la formica ingorda schioccando la lingua.
Poco più tardi presso la radura.......
"Ehi Frank guarda! Nemo è di ritorno, finalmente!".
"Tutto bene pupa?"domanda Coccino.
"Esattamente come pensavi, Frank!" esclama la ragazza entusiasta.
"...Con l'anello al dito mi hanno scambiata per una di loro e si sono precipitate sulla pasta di ciliegie!".
"Bene! E ora operazione REFLEX BLENDING!" ordina Frank .
"Operazione che?!" domanda Nemo mentre, insieme a Jo Farfalla, guarda il ragazzo partire a capo di una pattuglia di coccinelle armate.
"Sono le loro armi segrete piccola" Le spiega il vecchietto, paziente.
"E cioè?" .
"Vedi? Hanno lucidato i loro gusci per far splendere i colori. I reparti delle coccinelle usano tinte forti come il giallo o il rosso perchè spesso, nel bosco, sono quelli i colori delle piante tossiche e nocive".
"Ma loro non sono piante!" osserva Nemo ridendo.
"No, ma sono altrettanto nocivi. L'operazione REFLEX BLENDING riguarda le armi in dotazione a ciascuna coccinella per difendere l'ambiente, i fiori e le piante che ci circondano".
"Armi?".
"Le coccinelle hanno le zampette armate di sostanze tossiche e puzze orribili, vedrai che inferno! ".
Ebbene amici, mai parole furono tanto profetiche come quelle di Jo farfalla.......

Dai racconti del bosco:
Frank Coccino e la sua pattuglia speciale scesero in campo il quarto giorno della terribile guerra biologica contro gli afidi.
Era un'alba splendida.
Le forze mercenarie cadute nell'inganno della falsa melata zuccherina giacevano immobili, appiccicate al suolo da una potentissima pasta di ciliegie a base di resina gommosa che avrebbe steso anche uno stegosauro.
Gli afidi, ridotti in minoranza incominciarono a disertare.
Il campo di battaglia era un inferno di petali rosa appiccicaticci.
La lotta biologica si concluse il giorno quinto, con una ritirata precipitosa degli afidi, mentre le truppe alleate riconquistavano i siti delle rose selvatiche dimostrando, ancora una volta, che quel bosco era un bosco libero e capace di lottare per la propria indipendenza!

 

 

 

 

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