Magenta
Magenta (latitudine 45° 27' 55'' Nord / latitudine 008° 53' 1'' Est) fu teatro di una battaglia importantissima durante la Seconda Guerra d'Indipendenza, che vide la capitolazione dell'esercito austriaco e la vittoria di quello franco-sabaudo.
Le effigi commemorative della battaglia sono oggi costituite dall'Ossario e monumento alla Battaglia di Magenta (4 giugno 1859).
Esso si trova vicino la linea ferroviaria Milano-Torino e si compone di un sacrario dedicato ai caduti all'interno di un grande parco in cui campeggia un grande obelisco altro 35 metri.
La struttura quadrilatera, orientata secondo i punti cardinali, venne disegnata dall'architetto milanese Giovanni Brocca.
I lavori di edificazione e sistemazione dell'ossario avvennero tra il 1861 e il 1872. Si fece una lunga ricostruzione delle ossa dei combattenti rinvenute nella zona che trovano posto nel locale sotterraneo del monumento.
Sulla superficie dell'obelisco è presente un bassorilievo con emblemi militari e l'iscrizione:
All'esercito francese
Vittorio Emanuele II e Napoleone III alleati
La riconoscenza e la pietà
Magenta IV Giugno MDCCCLIX
Vi è inoltre il monumento, recentemente ristrutturato, dedicato alla memoria del generale Marie Edmé Patrice Maurice Mac-Mahon (Sully, 13 luglio 1808 - Montcresson, 16 ottobre 1893), comandante del II Corpo dell'Armata d'Italia che vinse gli austriaci nella storica battaglia e per tale vittoria ottenne, sul campo, il titolo di Duca di Magenta e di Maresciallo di Francia, direttamente per mano di Napoleone III.
L'opera scultorea ha la firma di Luigi Secchi che la portò a compimento nel 1895.
Il monumento si compone di una scultura in bronzo alta circa 3 metri, sorretta da un piedistallo disegnato dall'architetto Beltrami.
Alla cerimonia d'inaugurazione presenziarono una delegazione italiane ed una francese, guidate dai rispettivi capi di stato, Vittorio Emanuele III di Savoia e dal presidente Emile Loubet.
Per la storica occasione venne coniata una medaglia commemorativa dell'evento.
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